Nasce a Bolzano, il primo agosto 2008, la “Federazione Italiana Rugby Ruote – Wheelsport”: si tratta del primo connubio dedicato allo sport del rugby adattato alle esigenze anche di atleti disabili nato in Italia. A Presidente è stato eletto Stefano Minozzi, vicepresidente Alvaro de Astica Hernandez.
La federazione si occuperà della promozione del rugby come disciplina sportiva per la creazione di occasioni di gioco a squadre, campionati, allenamenti in palestra. Si tratta di un’ottima occasione per tutti gli appassionati di rugby di avvicinarsi a questo mondo. Esiste anche un sito www.wheelsport.it, dove è possibile reperire maggiori informazioni sulla Federazione e anche un approfondimento sulla storia dello sport per disabili. La federazione promuoverà anche una “cultura” dello sport: le due finalità principali dell’ attività fisico sportiva riguardano lo sviluppo delle potenzialità individuali (incremento di capacità e acquisizione di abilità) e l'integrazione in un contesto di vita ricco di relazioni significative.
Lo sport può rappresentare un’esperienza bella e gratificante, può favorire la maturazione e la crescita, può migliorare l’immagine di sé e la sicurezza personale, è quindi importante offrire una gamma di opportunità appropriate alle abilità dei disabili, ma ciò non deve mai implicare confronto o competizione con i non disabili quando il tipo di handicap limita le loro capacità funzionali in confronto ai non disabili stessi. Lo sport possiede virtù integratrici e socializzanti, per la sua propria essenza, perché la sua pratica obbliga al rispetto di regole,
accettate e interiorizzate. L’attività sportiva permette di trasmettere valori universali di giustizia, uguaglianza, democrazia. La persona disabile rischia spesso di sviluppare un'immagine di sé molto negativa, un senso di impotenza che la induce a considerarsi incapace di affrontare le difficoltà e che può divenire fattore condizionante per ulteriori insuccessi e fallimenti. Lo sport lo fa “vincere”.
E, insieme ai disabili, vince anche il Sudtirolo Rugby che ancora una volta di dimostra attento e sensibile a quei valori che dovrebbero accompagnare lo sport in ogni suo passo. A nome di Rugby 1823 faccio i miei complimenti ad Alvaro, che mi ha comunicato questa bellissima notizia, a tutti coloro che partecipano a questa iniziativa e auguro loro un grandissimo in bocca al lupo! [RUGBY1823]
Avevo visto alcune partite durante le paralimpiadi di Atene, poi no ho più avuto modo di seguire nulla di questo sport, sono contento che anche l'italia abbia una federazione!
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