Ecco parte dell'articolo:
"Ho citato l’Isana Rugby perché è l’esempio più bello (o brutto?) della passione ovale. Senza finanziamenti, senza un campo, in una regione, il Piemonte, che poco conosce il rugby, questi ragazzi hanno rimesso in piedi un vecchio campo da calcio malandato, hanno raccolto un po’ di pazzi e appassionati e, lavorando da soli, usando i macchinari dei compagni muratori, agricoltori e degli amici elettricisti, hanno montato i pali, seminato il terreno, rimesso a norma gli spogliatoi e, in poche settimane, si sono costruiti quella che loro chiamano “la nostra casa”. Tutto da soli, senza l’aiuto di quella Federazione che, prima di pensare ai celti, dovrebbe pensare ai suoi ragazzi. Quelli che sudano, che placcano, che corrono. Per passione."
Leggete tutto l'articolo qui e commentatelo!
Grazie a Duccio e al suo blog per averci presi ad esempio della passione per il rugby e delle difficoltà che si incontrano ad iniziare.
RispondiEliminaE un grazie a chi ha partecipato ai lavori al campo, e ad Andrea e Claudio che hanno deciso di creare la nostra squadra e che mettono ogni giorno impegno, risorse e tempo nel portare avanti questa avventura.
E' importante che si parli delle realtà territoriali. La Nazionale nasce da qui e soprattutto dal sostegno alle iniziative con le varie Under. La Federazione pare non capire, abbagliata dalle TV. Ma tra dieci anni chi lo gioca il Sei Nazioni?
RispondiEliminaGrazie a tutti quelli che ci sudano dentro.