Isana - Saluzzo 19-13

Clamoroso a Busignetto, si potrebbe dire. L’Isana centra la seconda vittoria stagionale ai danni del Saluzzo e già questo basterebbe per poter parlare di grande risultato. Ma è il modo in cui sono stati ottenuti i quattro punti a lasciare soddisfatti e a far dire che la strada intrapresa dai gialloviola è davvero quella giusta.
Cielo grigio su, palla infida giù, è la dura legge del rugby, tuttavia il campo ha retto bene i piccoli diluvi infrasettimanali e le due squadre si possono così affrontare a viso aperto con tanto di mischie, touche, tre quarti e compagnia bella. L’Isana parte forte, evidenziando subito la volontà di giocare al largo, anche perché il Saluzzo la costringe a patire enormemente nelle mischie ordinate. Gli ospiti difendono superbamente, dimostrando un’ottima organizzazione di gioco per una formazione nuova, arrivano prima sui punti d’incontro e puliscono con decisione e tempismo sulle ruck. L’Isana, però, dimostra di essere quasi diventata maggiorenne e cerca di leggere la partita adattandosi all’avversario: più ritmo, più circolazione dell’ovale, più velocità e guardie attente sui raggruppamenti. La tattica dà i suoi frutti, ma il calcio di punizione di Nincerpi non è fortunato. Mica perdersi d’animo! L’Isana allora estrae dal Manuale del Rugby il paragrafo “ricircolo del pallone”, lo legge coralmente, e ammutolisce i presenti con un’azione alla mano in velocità che – non fosse per la pioggerellina e il freddo – parrebbe di vedere qualche test match in tv. Quattro giocatori, cinque tocchi e Strassner che vola in meta. Cose che uno potrebbe anche chiudere la carriera qui; e invece no. Perché il Saluzzo dimostra che le partite bisogna giocarle tutte e nulla è scritto in partenza. Mettici un po’ che l’Isana si culla sull’alloro, mettici la loro fisicità, i cuneesi si impongono con una maul ai cinque metri e rompono la difesa, pareggiando il conto. 7-7 il primo tempo e gara davvero bella da vedere.
Col secondo tempo l’esito resta aperto, ma il copione non cambia. I cuneesi vincono le mischie ordinate, i gialloviola spazzano ogni cosa che si muove nei loro pressi – encomiabile il lavoro dei flanker – e, soprattutto, portano al sicuro numerose touche. Da una di queste riparte il tallonatore Santià, che con un gran lavoro in raddoppio sposta il gioco al largo dove aspettano in agguato i trequarti che riescono ad innescare Tapra in velocità: l’ala per un niente evita la garrota dal placcatore avversario e s’invola solo verso la meta: altri cinque punti, e due che son negati dal palo che dice ancora no a Nincerpi.
Da qui in avanti è tutto un caso che non ci siano decessi tra il pubblico vista l’altalena di emozioni. Il Saluzzo riparte di prepotenza e vuole giocare, non si accontenta certo del piede. I biancocoblu, infatti, rifiutano di piazzare da posizione più che favorevole per cercare la meta. Ma la difesa dell’Isana tiene a più riprese, lucida, granitica, sintetica, anche con il sacrificio di D’Argento, che in una disperata Maginot ci rimette un polso. Dopo quasi un quarto d’ora di passione e di placcaggi furiosi il Saluzzo sceglie i pali e per ben due volte: il sorpasso è servito.
A tre minuti dalla fine l’inesistente tabellone luminoso piantato nelle menti di ognuno dice che i cuneesi sono avanti di due punti. L’Isana allora tenta l’ultima carta. Con orgoglio, determinazione e soprattutto con lucidità si riversa nei ventidue avversari, lotta, ruba palla, imbastisce trama e ordito e confeziona su misura un’occasione per Fabio Pumpetta Izzo che finalizza una notevole trasmissione dell’ovale schiacciando quasi in mezzo ai pali. Nincerpi questa volta vince la sua personalissima guerra con le H e porta a 19 i punti di giornata. Si finisce conservando negli occhi una gran bella gara, giocata al massimo delle possibilità da entrambe le formazioni, nel naso e in bocca il sapore del vin brulé e una domanda in testa: ma vuoi vedere che magari l’Isana ci ha preso gusto?

2 commenti:

  1. Bella partita, sia da fuori che da in campo....ci rivediamo al ritorno.

    by Seconda linea del Saluzzo n°19 in campo domenica

    Ciao a tutti e w il Rugby

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  2. Un rugbysta lo riconosci dalle orecchie, dalle cicatrici in faccia, e poi
    dal cuore.PS mi permetto solo di dare un piccolo consiglio imparate a stare zitti in mezzo al campo cara ISANA RUGBY il resto bravi anzi bravissimi

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