Isana - Vallé Airasca 34-17

Se per fare un tavolo ci vuole il legno (o la buona e vecchia fòrmica), per fare una squadra di rugby ci vogliono anche i trequarti, e per la terza vittoria stagionale l’Isana li tira a lucido come l’argenteria a Natale.

Ma andiamo con ordine.

Il gazebo blu a bordo campo, oggi non distribuisce vin brulé, ma raccoglie le firme per cancellare ogni futura gara di rugby tra l’Isana e il Vallé Airasca, e per chiudere così il drammatico conto sul totale di due gambe rotte ad una. Dal 28 marzo scorso, infatti, ad ogni incontro tra i due XV, l’ambulanza è stata la vera protagonista insieme agli ortopedici di Rivoli e Chivasso. Ecco perché pare più civile, nel 2011, istituire un “Trofeo Enrico Toti” composto da una stampella di legno, da assegnare alla squadra di volta in volta perdente, facendo salvi così tibie, peroni e malleoli. Auguri di pronta guarigione, da tutto l’Isana Rugby Club, al giocatore del Vallé.

Ed ora, signore e signori, il match. L’Airasca scende in campo con gli uomini contati, e la conta si ferma a 14, quindi sulla carta l’Isana parte con un netto vantaggio. Ma si sa che la carta si straccia facilmente, ed il vantaggio, almeno nell’organizzazione di gioco, non si vede affatto. Il Vallé appare leggermente più ordinato ed esperto, mentre l’Isana è in una di quelle giornate dove va a strattoni come un vecchio diesel, che potrebbe inserire il turbo o spegnersi definitivamente. Allora ci pensa il capitano Canepari a prendere per mano i suoi e ad indirizzare la partita per il verso giusto: calcetto ben calibrato a scavalcare l’ultima linea dei rossoneri, rimbalzo favorevole che si poggia in mano e volata oltre la linea di meta per i primi cinque punti. “Telapiazzo” Bob Incerpi si incarica della trasformazione, ma il gelo in arrivo sul nord Italia contagia i tacchetti, perché dal conetto oggi il numero 12 si rivelerà alquanto impreciso. Si passa comunque sul 7-0.

Fallito un calcio di punizione per l’Isana, la gara inizia ad infiammarsi. Già verso il 15’ l’arbitro avvisa i capitani, invitandoli a tenere d’occhio i falli ripetuti e d’antigioco, ma predica nel deserto. Così prima l’Airasca prende un giallo che l’Isana rende subito, per ospitalità: Vespero si riposa 10 minuti per non essere rotolato via in un raggruppamento. Al 20’ le due squadre giocano quindi in 14 contro 13. Sarà che ha i piedi freddi, specie dalla piazzola, sarà che ha voglia di trottare gioiosamente per il campo, fattostà che Bob Incerpi corre, corre e corre, forse per scaldarsi, o forse perché ha capito che la velocità è l’unica arma per mettere in crisi un Vallé che sta vincendo tutte le mischie e tutte le touche, imbrigliando le fonti di gioco. Fortunatamente la corsa si arresta oltre la linea di meta, e sono altri cinque punti, non trasformati. Il primo tempo finisce negli archivi della palla ovale con il punteggio di 12-0 e un’Isana in affanno sui punti d’incontro e sulle fasi statiche, tenuta in piedi dalla regolarità del metronomo De Lise in grande forma e dagli spunti individuali.

Il secondo atto è aggressività, delitti e sangue, ottimo mix per gli spettatori. L’aggressività si respira ovunque. Va a zaffate. L’Isana cala subito il jolly, De Lise si inventa una giocata solitaria memorabile, sguscia via e con la visione laterale propria delle mosche intuisce il trigono perfetto tra Giove e Saturno e i tre quarti allineati come mai lo erano stati nelle loro vite comprese quelle precedenti. La palla viaggia veloce di mano in mano, coinvolgendo tutti, ed alla fine è l’estremo Butch Incerpi a inserirsi dalle retrovie e a incrementare il bottino. 17-0 che il fratello non trasforma, data anche la posizione molto angolata. Poi, il buio. Beppe D’Esposito esce infortunato per fare spazio a Claude Salin, ma è l’Airasca che non ci sta a finire a zero, e incomincia a risalire il campo. Catania (“Gheddafi” di questi periodi non è un gran soprannome…) si fa cacciare per fallo ripetuto nel mancato rispetto della distanza, e così si torna a giocare ad uomini pari. Sulla punizione conseguente il Vallé sfrutta la superiorità in mischia chiusa, apre il gioco all’ala e passa. 17-5.

Il sangue è il grave infortunio al giocatore dell’Airasca, che è costretto ad uscire dal campo in attesa dell’ambulanza e a lasciare i suoi in 13. Il colpo è duro, e l’Isana sgancia un dritto da ko, sempre con Cavallopazzo Incerpi che, vuol fare tutto lui, segna, trasforma e urla al mondo il pallone e mio e ci gioco con chi voglio io. Sul 24-5 la partita potrebbe dirsi chiusa e avanzare su binari di tranquilla gestione, invece no. L’Isana va un po’ in confusione, l’Airasca si incarognisce e piovono falli e gialli. Prima è uno scambio di reciproche e proibite carezze tra Salin e il numero 16 rossonero, che costa il giallo ad entrambi, poi i giallo viola non riescono a difendere ordinatamente nei propri 22, concedendo ad un Vallé in dodici la meta del 24-10. La reazione dell’Isana è immediata e veemente; questa volta è la mischia, con un ottimo lavoro della prima linea, che sfonda, Camelin “Il Grande” a fare la voce grossa, e D’Argento a schiacciare la quinta meta di giornata (non trasformata). L’Airasca non rinuncia a provarci, anche in dodici, e si rovescia nella metà campo gialloviola. L’Isana continua nel suo blackout sui placcaggi, concedendo una meta in mezzo ai pali agli avversari che costa ben 7 punti e il terrore di veder arrivare, a breve, la quarta segnatura e quindi il bonus per i rossoneri. Ma la storia – oggi – va diversamente. Arriva il secondo giallo e conseguente rosso per il 16 dell’Airasca a causa di un placcaggio a braccio teso, e questo, a pochi minuti dalla fine, galvanizza l’Isana che rimette la testa fuori dal guscio. È molto bella anche l’ultima azione che vede di nuovo tutti i trequarti trasmettere la palla fino all’ala, dove arriva il “ghepensimi” di giornata, ovvero Bob Incerpi, che realizza il suo tiplete di mete e chiude di fatto i giochi. Fallita la trasformazione (“solo” 2/7 dalla piazzola per lui), di fatto cala il sipario sulla gara con il punteggio finale di 34-17.

Finalmente, tirando le somme, si scoprono i trequarti, l’affidabilità della cerniera Canepari-De Lise (MOM), si vede un gioco piacevole anche se vagamente naif, si fa male agli avversari facendo leva con cinismo sui propri punti di forza. D’altra parte è evidente che, nonostante l’abnegazione e la voglia di giocare che non mancano mai, bisogna fare progressi sulla disciplina in campo e sulle fasi statiche di gioco, momenti che possono alla fine costare molto cari. Ma con oggi le vittorie in questo campionato imprevedibile diventano tre, il cielo è sempre più blu, le rondini torneranno, e il nuovo sponsor ha giurato che farà scorrere birra nel canale che circonda il campo. Che si può desiderare di più da una palla ovale?

9 commenti:

  1. Martino se sempre fantastico...anche stavolta ti sei superato!
    Bob

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  2. Perché fai il pane mio capitano.... Dovrebbero ingessarti una mano con una montblanc dovrebbero obbligarti a scrivere, scrivere e ancora scrivere.
    Ho corso, sudato, goduto, bevuto e sofferto solo immaginando di essere con voi attraverso il tuo racconto.
    Dire che il rugby è poesia vale solo se chi ti racconta una semplice "per gli altri" partita di serie C ti porta con la fantasia ad immaginare di essere a twickenham.

    Dopo il tuo ennesimo capolavoro devi farci l'onore di giocare con noi almeno 5 min di una delle restanti partite, devi farci questo onore.

    grazie a nome di tutti nonu,

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  3. Complimenti!!!
    ...alla squadra per la vittoria, al reporter per gli articoli sempre bellissimi!

    FORZA ISANA!!!

    elena

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  4. Andrò a cercare la stampella di legno per il trofeo! Sarà bella come la Coppa Annibale? Chissà!

    Spero che la moria di arti inferiori finisca, ed essendo stato il primo, so cosa vuol dire...

    Grazie per la partita, che ha regalato sorprese e sofferenza, e grazie per le ammonizioni! le casse della sociètà non sono tristi!

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  5. L'onore è sempre mio. Tranquillo Nonu, non vi libererete così facilmente di me! : )

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  6. Bravi ragazzi! Anche se non mi sono piu' fatto vedere, vi leggo sempre con piacere... Ci si rivedrà presto ;)
    Endriu

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  7. Grandi ragazzi! Ne vogliamo ancora!

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  8. Siete stati grandi!!! Davvero una bella partita e soprattutto una vittoria meritata!!! Mi raccomando ragazzi, avanti così... le lasagne di Angelo ci aspettano!!! :)))))))
    Stefania

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