San Mò-Isana 17-16

Un punto. Tanto è mancato alla fine all’Isana per portare in cascina la seconda vittoria di fila, la prima fuori casa. In una giornata di primavera inoltrata, il XV gialloviola è sceso in campo concentrato e determinato, su una lastra a schiena d’asino di fango battuto che non ha mai conosciuto l’erba. Stride, pochi metri più in basso, il perfetto manto sintetico calpestato dai calciatori, ma si sa: questa è l’Italia, non di certo il migliore dei mondi possibili.

La partita è spiccia, ruvida, a tratti si srotola irritante come lana di roccia. Il San Mò desidera vendicarsi della sconfitta inattesa dell’andata e per raggiungere il risultato non va tanto per il sottile. L’Isana dimostra di aver guadagnato moltissimo sul piano dell’autostima, e non molla di un centimetro. Calciano i neri, fuori. Risponde l’Isana, sempre fuori. Nel mezzo una clamorosa occasione per i gialloviola che – a pochi passi dalla linea di meta – tengono palla anziché aprirla in netta superiorità numerica e si mangiano almeno 5 punti.

Così è il San Mò che al 24’ approfitta della maggiore reattività, specie nella pulizia sui punti d’incontro (numerose le contro-ruck). Il pacchetto di mischia lavora collettivamente e sfonda per vie centrali: 7-0. Al 30’ esce il tallonatore Avignone, schierato con qualche problema fisico, per far spazio a Rocco. I chili in mischia si ridistribuiscono, ma la sostanza non cambia. L’Isana non patisce gli avanti avversari, lo dicono le statistiche: nel primo tempo vinte 7/8 e rubate ben tre ai padroni di casa. Sostanzialmente pari la sfida nelle touche, che vede l’Isana vincerne 4/6 contro le 5/6 dei giocatori in maglia nera. Da sottolineare la buona prova della squadra nelle rimesse laterali, con Strassner all’altezza del ruolo di primo saltatore e diverse soluzioni che dimostrano progressi anche nella lettura del gioco. Sotto di una meta, l’Isana continua a giocare, accetta la sfida con gli avanti ma sa di poter giocare buone carte. Sono due piazzati di N. Incerpi in rapida sequenza a mantenere la squadra di mister Cipolla a un solo punto di distanza, stabilmente presente nei 22 avversari. Si va a bere con un sole che mena fendenti sul risultato di 7-6. Il nervosismo cova – però – sotto la cenere.

L’Isana non si cura di loro, e ci crede davvero. Nonostante il grande dispendio di energie riparte subito a razzo con una galoppata di Bob Incerpi che forse non ci crede nemmeno lui, ma segue i rimbalzi dell’ovale fin dentro l’area di meta. È più lesto però il giocatore del San Mò ad annullare. La pressione disvela la sua funzione nell’economia del gioco. Infatti, sulla successiva mischia ai 5, tutto il pack spinge, il San Mò accusa il colpo, D’Argento riparte da terza centro e trova il lato sguarnito. Meta (non trasformata) e sorpasso: 7-11. Da qui in poi i nervi si fanno tesi. L’arbitro lascia passare troppi falli d’antigioco e non prende la partita in mano come dovrebbe, rischiando che abbiano più attenzione di quella che meritano i giustizieri dei pomeriggi di periferia. Così il primo a rimetterci è Catania – al secondo giallo in due partite – per placcaggio alto. Pochi minuti dopo è il turno di De Lise, ammonito con un clamoroso scambio di persona, per scorrettezze a terra. Con due uomini in più si va in vantaggio anche a freccette, e il San Mò non fa differenza. Prima è un carretto di mischia su rimessa laterale, e i padroni di casa tornano in vantaggio 12-11. Poi sono di nuovo gli avanti a passare, ed è 17-11.

L’Isana però è cresciuta molto come temperamento. Non crolla, sia mai. Si riporta sotto con fasi successive caparbiamente insistite e calci di spostamento. Data la stanchezza che affiora, ognuno tende a tenere le proprie touche e le proprie mischie, anche se si vede un carnevale degli orrori che comprende nel vasto campionario rimesse storte, corridoi chiusi con abusi edilizi condonati, introduzioni direttamente nei piedi delle seconde linee, pallone sistematicamente allontanato come in genere si vede fare ai ragazzini delle peggiori scuole calcio, insomma chi più ne ha più ne metta. Tutto regolare, of course. Le azioni buone per il contro sorpasso finale, però, le costruisce l’Isana, molto più pericolosa negli ultimi 20 minuti dei padroni di casa. Per due volte, a cinque metri dalla linea di meta del San Mò, l’Isana si fa prendere dalla frenesia e sciupa entrambe le occasioni in una maniera così misera che griderà vendetta per molti anni ancora. I tre quarti, tuttavia, si fanno perdonare sfruttando il lavoro di spolpamento della mischia e mandano in meta Bob Incerpi sulla bandierina, la trasformazione è mission impossible. Alla fine anche il San Mò paga l’indisciplina, ma la partita è già andata. Rischia grosso però, proprio la squadra di casa, che si fa pressare nei propri 22 e concede un fallo che potrebbe esserle fatale. Il numero 12 dell’Isana li grazia, calciando fuori di poco. Si chiude perdendo di un soffio: 17-16 e si porta a casa un punto di bonus difensivo. Ma come mai prima, oggi è giusto fare i complimenti a tutti, indistintamente, e dire che non si esce sconfitti dal campo. Anzi.

Stats (per i gourmand più esigenti)

Mischie: TOT 21 (Isana vinte con introduzione propria 10/11, San Mò 6/10)

Rimesse laterali: TOT 19 (Isana vinte 7/9, San Mò 9/10)

5 commenti:

  1. Non è da un calcio che si giudica un giocatore, diceva il cantore. Il più umile nonu portatore di conetto ti e vi ringrazia per il coraggio che ci abbiamo messo. Adesso verrà magari la fortuna.. resta oggi la consapevolezza che il nostro domani sportivo è pieno di certezze.
    Fiero di essere il vostro condottiero "romano" oggi abbiamo tracciato il solco da domani lo difenderemo con la spada. Che oggi purtroppo non avevo......

    Avido Bob We love you...
    Cesare Nonu....

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  2. Bravi ragazzi.... mi avete fatto sognare ieri.... e la partita l'abbiamo vinta noi.... siamo noi che siamo usciti dal campo a testa alta da vincitori e non da vinti.... continuiamo così che i risultati stanno arrivando...e grazie per la calma che avete tenuto in campo, anche dopo tutti quei falli di antigioco...che fuori dal campo la tensione si poteva taglare col coltello e la calma è stata tenuta a stento....
    Forza Isana.

    Anduma fieul

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  3. GRAZIE NONU...GRAZIE ISANA!
    L'avevo detto che sarebbe stata una grande domenica e per poco non si è trasformata in una domenica bestiale!!!
    I risultati parlano chiaro...l'Isana c'è e sarà per tutti un bel casino vincere con noi!
    E sempre complimenti a Martino Mani in Pasta per i suoi resoconti!

    BOB

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  4. Un Grazie speciale a Bob che fino a 10 secondi dalla fine ci ha fatto sognare... e un grazie alla spalla di gheddafi.... e un grazie ancora a tutti... BoB? incominciamo di nuovo a calciare? ahahah
    Ah Marty sei il numero uno... si potrebbe fare un libro delle nostre partite e i tuoi racconti....

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  5. Ieri si è vista tutta in un colpo la strada fatta insieme dal maggio di tre anni fa. Che spettacolo... Ora gli altri sanno che, in casa o fuori, contro di noi le partite si sudano, e per vincerle bisognerà sputare l'anima. Tutti fondamentali, nessuno indispensabile. Grazie!

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