Isana-Moncalieri 33-15

Dottor Jekyll e Mr. Hyde, La metamorfosi, Miseria e nobiltà, fate voi, i titoli non mancano. Anche se in gran parte uguale, è un XV diverso quello che scende in campo oggi, che dà la sensazione di aver vinto la partita prima ancora di entrare in campo, proprio come una settimana fa, ma al contrario. Punti nell’orgoglio, i gialloviola decidono di tirare fuori dal cilindro una delle migliori partite della stagione, forse la migliore se consideriamo la furia agonistica e la lettura tattica dell’incontro. Certo un match non facile, con la pressione addosso di doversi riscattare, di dover dimostrare prima di tutto a se stessi che certe interruzioni di energia elettrica succedono, così, inaspettatamente, e vai a sapere perché. Forse una bolletta non pagata, forse un pino che tira giù un traliccio in Svizzera, forse perché non c’è un perché, e basta. L’importante è imparare e cambiare pagina in fretta.

E dire che è il Moncalieri che – dopo soli 3’ – mette dentro un calcio di punizione frutto di una partenza arrembante. Appare immediatamente chiaro, però, che non è giornata per lasciarsi intimidire, e certi fantasmi sembrano restati nelle nebbie della Granda. Così un’Isana operaia si butta in avanti, con lucidità, umiltà, senza frenesia ma con grande determinazione e consapevolezza nei propri mezzi. Finalmente si vedono tutti i giocatori, nessuno escluso, lottare su ogni pallone, correre a mangiare metri all’azione avversaria come se l’erba scottasse e soprattutto placcare come forse mai si era visto prima. Passa nemmeno un minuto in svantaggio che capitan Canepari si avventa come giaguaro uscito di giungla a contrare un calcio, ma il secondo rimbalzo lo beffa in avanti. Nessun problema. Dove non arrivano i trequarti ci pensa la mischia. Il carretto passava e quell’uomo chiamato De Lise non vende gelati (anche se servirebbero data la canicola) ma giocate, sprona i suoi buoi, li fa arare per cinque metri e poi si chiama lo schema, la palla viaggia e veloce dalle retrovie si inserisce l’estremo Manu “John Bonham” Incerpi, la sua Starway to Heaven rulla dritta in meta per cinque punti che diventano 7 grazie alla complicità del fratello “Piedecaldo” Incerpi, ritornato a livelli da tiro al bersaglio alla sagra di paese.

La squadra gira che un piacere, il motore romba come quello delle decapottabili che si tirano fuori dopo l’inverno. Le terze si vedono un po’ ovunque come dovrebbe essere, e molti applausi vanno allo Strassner buono, che ricompare dopo aver vinto la sua battaglia contro il lato oscuro della forza e contro Marco Aurelio Strassner, il gemello cattivo che si era sostituito a lui nelle ultime gare. La prima linea estorce palloni e centimetri, con Camelin I a metterci sempre quella spalla in più, e Pini e Calliano dappresso. In questa gara in famiglia non può farsi attendere Camelin II, che al 10’, memore di Forrest Gump, sgroppa sull’ala destra e va a marcare meta sulla bandierina (pur avendo la possibilità di schiacciarla in mezzo ai pali!). Ma a Bob Incerpi è stato restituito il piede d’ebano che gli era stato trafugato dagli elfi malvagi, e la mette dentro da posizione molto defilata. 14-3 e tutti a pensare, finché dura, andiamo avanti.

Piccoli rilassamenti mentali vengono gestiti con una maturità finora sconosciuta, non si vedono falli evitabili, chiacchiere in campo, la disciplina c’è, e anche il giallo al numero 3 gialloviola sembra, tutto sommato, veniale. Anche se il Moncalieri passa per una dormita generale, non si respira mai grande preoccupazione. Perché si ribatte colpo su colpo. Il Moncalieri si porta sotto? E l’Isana riallunga subito. Altro spunto di Canepari, punizione a 5 metri dalla linea di meta avversaria, e la vecchia lenza Demis “Roussos” Vespero se la ride e se la canta, batte veloce e va in meta indisturbato, ristabilendo subito ruoli e distanze. La trasformazione è una formalità. Non sazia, al 35’ l’Isana chiude la pratica bonus con un’azione inventata da Incerpi II che si infila tra le maglie blu del Moncalieri , accentra su di sé la difesa e scarica in puro stile John Stockton sull’accorrente Comoglio, che non ha il fisico né il colore di pelle di Karl Malone, ma per non saper né leggere né scrivere segna la seconda meta in due gare consecutive. Niente trasformazione, ma un 26-10 che ipoteca i 5 punti e impressiona per la scioltezza e l’autorevolezza con i quali è stato raggiunto, considerando che il Moncalieri non è assolutamente una squadra che non produce gioco, anzi, fa girare la palla con grande facilità.

È che le loro giocate alla mano e le belle aperture sui tre quarti vengono interrotte sistematicamente al primo, massimo al secondo centro, perché oggi l’Isana mette una pressione indemoniata, quasi preoccupante. Placcano le terze, placcano i centri, placcano i mediani, placcano – moralmente – anche i tifosi, tiene bene la mischia ordinata e la touche compie grossi passi in avanti, soprattutto in alto. Così capita pure che il secondo tempo diventi una pratica di amministrazione del risultato (situazione mai sperimentata finora), concedendo spazio e gioco agli ospiti che segnano una meta, ma poi nulla più: si serra ogni pertugio, ritirando quel fiato che inizia a scarseggiare per le botte, il gran caldo e le tante energie spese nel primo tempo. Cipolla così si immedesima in Nereo Rocco, difesa e contropiede, e lo schema Forrest Gump funziona sempre. Alla mezz’ora della ripresa Bob “Kipketer” Incerpi, colto da puerile invidia verso l’altro fratello minore Camelin, vuole dimostrare di saper correre anche lui con la palla in mano. Così parte dai suoi 22 e galoppa, galoppa, galoppa, per quasi 70 metri. Però, visto che sa di doverla poi trasformare, preferisce schiacciare l’ovale in mezzo ai pali. 33-15 che chiude la partita, consegna cinque punti preziosissimi in classifica per agguantare proprio il Moncalieri che stava davanti, ma lascia aleggiare un inquietante e terribile mistero: qual è la vera Isana? Quella di domenica scorsa, o questa? E – soprattutto – quale delle due Isana scenderà in campo contro le Tre Rose che all’andata espugnarono Busignetto per un sol punto? Le spine bruciano ancora, sarebbe anche il momento buono per fare giardinaggio.

3 commenti:

  1. Tanto orgoglio anche da parte di chi di questa squadra non ne fa più parte ... Un'emozione e un sorriso che regalate grazie ai vostri continui miglioramenti. Nonostante tutto il mio cuore sarà sempre giallo-viola. Un abbraccio a tutta l'Isana Team!

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  2. Grandi Ragazzi.... complimenti a tutti bellissima partita... è questa la Grande Isana che tutti noi amiamo... Continuiamo così... Marty continui a esser il numero1 con i tuoi mitici racconti....

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  3. ...solo oggi riesco a leggere ma il piacere è sempre lo stesso... è come tornare a bordo campo domenica scorsa a sostenere questi ragazzi che hanno dimostrato di essere una vera, grande squadra... è come tornare indietro a domenica sera e risentire i commenti e i racconti entusiasti e soddisfatti di due di questi XV e del loro nonno orgoglioso...
    Da tifosa inesperta, da mamma sostenitrice... BRAVI RAGAZZI, BRAVO MARTY... continuate cosi!!!

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