Moncalieri-Isana 6-8

Sarà l’era dell’ottimismo o quella dell’Acquario, sarà per questo che i Maya hanno scommesso sulla fine del mondo nel 2012, ma con una prova di grandissimo carattere, l’Isana sfrutta l’ultima occasione utile per cogliere la prima vittoria fuori casa della sua storia (la quinta stagionale), batte il Moncalieri e lo distacca in classifica, conquistando così il sesto posto solitario in questo campionato.

Più semplice a dirsi che a farsi, perché la gara è una di quelle che ruba minuti di vita alle coronarie degli spettatori – già provati da un torneo equilibrato ed incerto, dove tanti punti sono stati lasciati per strada proprio all’ultimo minuto. Ma a Chieri non va così: è una partita medievale, passata a buttare olio bollente dagli spalti e a togliere le scale dal torrione, tentando le sortite notturne, e cibandosi di radici per resistere all'assedio. Il copione sembra simile a quello di due settimane prima, perché dopo tre minuti il Moncalieri è già in vantaggio grazie ad un calcio di punizione. L’Isana paga sempre un avvio troppo morbido, ma quest’oggi tutto sommato ordinato. I giocatori sono concentrati e collaborano, si aiutano per far passare la pressione iniziale dei padroni di casa, si veda ad esempio la bella liberazione di Vespero nei suoi 22 al 10’. Poi i gialloviola si rimboccano le maniche e tentano di far salire il baricentro del gioco. Molte le touche vinte in aria, ma perse a terra, il sostegno si sfilaccia, le iniziative si fanno insistite ma per vie centrali e alla ricerca dello spunto dei singoli, anche perché il Moncalieri copre bene. Metro dopo metro, però, l’Isana si piazza nella metà campo avversaria e con un cinismo finora sconosciuto anche agli alchimisti, trasforma in oro l’unica azione dei primi 40’. Mischia ai 22, ripartenza, sostegno, palla fuori sulla sinistra che viaggia veloce lungo i tre quarti, Bob Incerpi si conferma metamen, con una finta che disorienta due giocatori e che lo lancia dritto oltre la linea bianca. Peccato per la trasformazione che si va a stampare sul palo.

Il Moncalieri accusa il colpo, inizia a temere che la gara prenda la stessa piega di quella persa a Busignetto e ha di che preoccuparsi. Perché Incerpi II fa bottino pieno, si trasforma in Nemesi e piazza tra i pali un magnifico calcio da quasi 40 metri, botta che potrebbe stendere un bisonte. Il 3-8 – invece – scuote i padroni di casa in tenuta blu, che accorciano subito le distanze con un altro calcio. È il 22’ e il punteggio si fissa sul 6-8: da qui non si muoverà più.

Ecco spiegati i sessanta minuti di ansia collettiva che attanagliano il pubblico, con il presidente Pancotti più volte costretto alla defibrillazione e in lista d’attesa per il trapianto di polmoni. L’Isana riesce ancora a prendere un cartellino giallo con Santià (per esclamazione blasfema non regolamentata ai sensi dei Patti Lateranensi del 1929) e a centrare l’incrocio dei pali sempre con Incerpi, che si esalta dalla lunga distanza.

Il secondo tempo è un inferno di terra che si solleva ad ogni placcaggio e ad ogni maul, di minuti che sembrano ore, di sostituzioni accorte e di abnegazione, di difesa titanica e anche di qualche colpo di fortuna finalmente a favore. Ma ad impressionare sono i placcaggi dell’Isana e l’organizzazione difensiva. Canepari e compagni ergono una Maginot dalle sette vite, che ogni volta sembra cedere, ma che ogni volta ricaccia indietro il Moncalieri. Tutti si sacrificano e questa difesa, forse, vale più di tre mete fatte. In primo luogo perché l’Isana vince la sfida di nervi e di resistenza con l’avversario, poi perché i ragazzi dimostrano a loro stessi di saper stringere i denti e di sapere da dove tirare fuori le energie quando sembrano finite, e – infine – perché quest’impresa è quella che consente finalmente di conquistare i primi punti lontani da Busignetto, cancellando un tabù che resisteva dal 4 ottobre 2009.

Il Moncalieri ci prova eccome, sia di mischia che di trequarti, ma la frenesia di dover riacciuffare il risultato gioca brutti scherzi. Sbagliano tre calci piazzati e restano in 14 al 10’ della ripresa, forse nel momento in cui l’Isana sembra essere più stanca. Il favore rinvigorisce gli uomini di Cipolla e scatta una gara ad emulazione. D’Esposito suona la carica appena entrato e scatta a placcare l’apertura avversaria rischiando di travolgerlo, D’Argento arriva dove può e dove non può, e anche dove non può arriva una sua ginocchiera, una benda, una protezione, una fasciatura che lo tiene intero. Pollino si sbatte come un dannato, Bob Incerpi si produce in un placcaggio “Santa Rita” (o degli impossibili) che sventa una possibile meta avversaria. Meno male che c’è Demis Vespero a scambiare segni di pace e a rasserenare gli animi, anche se i suoi moti d’affetto non vengono sempre compresi.

Nel finale anche Maddalone dà un prezioso contributo di peso ed esperienza, perché sono sette minuti di fasi continue del Moncalieri che spinge alla ricerca della marcatura che vorrebbe dire vittoria. Quasi sempre è la mischia a dover resistere, ricacciando indietro per almeno tre volte gli avversari che avevano già oltrepassato la linea bianca con una maul avanzante. Puri spezzoni di El Cid o de La Gerusalemme Liberata. Ma i trequarti restano ordinati e compatti, non concedono spazi e azzannano come mastini appena qualcuno si muove palla in mano. Gran tributo all’ordine viene dalla geometrica esperienza di “Privilege” De Lise, che velocizza e rallenta, distribuisce od accentra quando c’è bisogno. Alla fine il fischio dell’arbitro è davvero liberatorio. Una vittoria così, una vittoria finale, una vittoria esterna, lascia un retrogusto dolce su tutto il campionato trascorso, e autorizza covare pensieri scandalosi per il futuro.

THE END

Grazie a:

(in ordine puramente casuale)

The President: Andrea “Ansia” Pancotti

The Secretary (more important than the President): Stefania Costanzo

The Vice-President: Claudio “Invisible” Momo

The Coach: Pietro“Puttanagalèra” Cipolla

Dirigente Escort: David Tascarella

Direttore Sportivo: Ivano Dreosti

The Doc: Manuele Cena

The Atlhetic Trainer: Mariella “Frau Blucher” Detragiacche

The Catering-man&Sponsor: Angelo Neri – Busipub

Il Capitano: Manuele Canepari

McGyver: Andrea Santià

Goldenshower: Alessandro Pini

Forrest Gump: Marco Alberto Strassner

Darth Veder: Marco Aurelio Strassner

La terza che corre: Dario Pollino

Il capitano nella mischia: Matteo Camelin

Il Nonu: Mauro Martini

Metaman: Nicolò Incerpi

L’allenatore in campo: Manujan D’Argento

L’uomo con l’assetto: Simone De Lise

Love-man (alias “ma cazzo una touche sicura!”): Demis Vespero

Le tremende ali intercambiabili: Matteo”Lapo” Comoglio-Federico Di Giulio-Andrea Camelin

Francesco I: Papa

Gli uomini più acciaccati della stagione: Alessandro Tapra-Luca Tonin

Il virgulto sfigato: Johnatan Rosato

Panzer: Loris Giacomazzi

Gheddafi: Nicolò “Oki” Catania

Le seconde: Fabio Lifredi e Alessio Sanna

Le quarte: Alex Garoglio e Enzo Rocco

Il vero uomo squadra: Roberto Crupi

Il Magnanimo: Manuele “Butch” Incerpi

Tic Tac Tic Tac Boom: Beppe D’Esposito

Colleferro: Sandro Calliano

Il vecchio che avanza (e bene): Claudio Salin

Aspettate che li rimettiamo a posto e poi: Fabio Maddalone-Giampiero Avignone

The Busignetto Brülé Band: Canepari&Tapra Families

L’uomo con la macchina da presa: Papà Canepari

I tifosi: I tifosi

Sante subito: mogli, compagne, fidanzate, amiche e amanti.

2 commenti:

  1. Grande ISana... evvai...
    Già quest'anno non è stato il mio anno...non sono stato affatto in forma...però ora voglio recuperare ed esser al top per il prox anno...

    FORZA ISANA sempre e comunque...

    Marty sei sempre il numero 1....

    RispondiElimina

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