LA DROLA - ISANA 20 – 14

L’Isana in versione Babbo Natale si autotassa e regala una bella soddisfazione alla favola bella della serie C territoriale piemontese, La Drola.

Al di la della cronaca la partita potrebbe essere tutta qui. Ma potrebbe anche essere nell’esultanza della Drola, veramente incontenibile e contagiosa che fa da contraltare alle parole quasi rassegnate di Mister Cipolla alla fine del confronto, i padron i di casa ci credono, l’Isana prende la sconfitta con la sufficienza con cui affronta la partita.

Nella cronaca invece di cose da dire ce ne sono, perché i padron di casa partono forte e alla prima azione degna di nota impostano una maul con tutti gli abili arruolati e trascinano in meta il pack degli ospiti, rinforzato per l’occasione dal neo arrivo Davide Mazza ex capitano dell’Ivrea e già giocatore del Rivoli, innesto che sicuramente nel proseguo farà bene ad una squadra che forse troppo presto ha dimenticato di essere una neonata in mondo di realtà ben più consolidate.

Ma tant’è e si parte con un 7 a zero che galvanizza i rossi della Drola e costringe i giallo viola a guardare in faccia la possibilità di perdere. Anche in questo anomalo sabato di rugby.

L’Isana allora aggiusta le misure e comincia a provare a giocare, un paio di azioni sulla chiusa fra l’8 e il 9 o l’8 e l’apertura forzano la difesa di casa volitiva e grintosa ma non impeccabile. Purtroppo però anche forzando, alle azioni manca sempre qualcosa, e quel qualcosa è il primo dei tre precetti del rugby, che per la cronaca sono sostegno, sostegno e .. sostegno.

Minuto dopo minuto se ne va una gran parte del primo tempo, con i ragazzi di Cipolla che tengono il campo e stanno nei 22 avversari tanto da dover pagare la tassa di soggiorno, senza però riuscire a concretizzare.

LaDrola poi trova sempre un fallo avversario, un avanti, un pallone perso giallo viola, per innescare il gran piede del suo numero 10 che, complice il campo corto e stretto, si traduce sempre in 40 metri di guadagno territoriale e castagne tolte dal proverbiale fuoco.

Alla fine del primo tempo però la pressione degli ospiti trova la complicità dell’inesperienza dei torinesi, che commettono fallo e non si ri-piazzano, Camelin - Kame Sr. è lesto e intelligente a battersi la palla e marcare oltre la linea.

I primi 40 minuti sono tutti qui, a parte una punizione malamente sbagliata per parte e una occasione per il numero 8 D’argento che partendo dal pack arriva a un cm dalla meta, per poi vedersi riportare indietro dalla prepotenza fisica dei padroni di casa.

Il secondo tempo vede la Drola provare a giocare anche sui ¾ e l’Isana continuare sulla sua falsa riga anarco-sciupona.

Dopo un gioco multi fase i padroni di casa segnano su pick and drive, e dopo unaltrettanto costruita azione arriva il pareggio con le terze linee della spiga – leggasi bene spiga – schierati nel gioco al largo con Pollino che finalizza un buon Handling del collega di reparto Nicolò Gheddafi Catania.

Il tempo comincia a scivolare delle mani dell’Isana come la sabbia di una clessidra, e insieme al tempo se ne vanno le occasioni per vincere. Capitan Incerpi prova a tenere la calma ma la frenesia prende il sopravvento.

Tanti errori dei suoi vanificano le migliori offensive, palloni buttati come non fossero utili vaneggiano gli sforzi di una mischia mai così autorevole dall’inizio della stagione, decisioni discutibili dei singoli consegnano alla Drola la consapevolezza che dopo tante belle prestazioni questa volta può essere quella buona.

Arrivano così 2 calci di punizione piazzabili e piazzati di cui uno per takle pericoloso di D’Argento nella sua metà campo, segno evidente di un nervosismo e di una frustrazione montante nella squadra che ha patito, comunque, per 80 minuti un confronto fisicamente molto probante.

La partita finisce con l’isana in attacco, e con l’arbitro Ciccarelli che fischia la fine su una palla tenuta su in area di meta senza dare agl’ospiti l’ultima mischia ai 5 metri. Fiscale ma discutibile.

Da li in poi saluti, esultanza, doccia e uno splendido terzo tempo con le squadre mischiate che fraternizzano e con qualcuno che ri-incontra negli avversari vecchie conoscenze del rugby piemontese e addirittura ex -compagni di squadra.

Sarà stato solo per un pomeriggio ma penso che nessuno si sia ricordato di essere in un carcere, se non quando si sono chiusi i pesanti cancelli dietro le spalle degli ospiti uscenti.

Un plauso particolare va per menzione alle guardie che, a dispetto di quanto detto e scritto sui forum, ci mettono meno di 30 minuti a far entrare più di 20 persone e si godono – spero – tutta la partita cominciando magari a essere un po’ tifosi.

Mister Cipolla avrà di che lavorare per ricucire una squadra slegata e anarchica che non fa risultati ormai da un troppo tempo, unica nota positiva il rientro dopo più di un anno dal bruttissimo infortunio di Johnatan – Johnny – Rosato, uno dei giocatori fisicamente più dotati della compagine di Verolengo e che di sicuro farà bene alla squadra Giallo Viola.

1 commento:

  1. me lo dico da solo.. Vanificano!! non Vaneggiano!! somaro del Brenta!! Ghigo

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